mercoledì 27 febbraio 2013

dichiarazione di intenti

Da lungo tempo flirto con l'idea di cominciare un blog. Un blog di ricette, di idee dolci e salate, di immagini golose che mettano un po' di appetito. Dato che cucinare è diventato il mio passatempo numero uno.
Così ogni tanto scatto una foto col telefono alla padella, alla finestra del forno, alla sezione della torta; oppure mentre sto al computer, ufficialmente impegnata in altre cose, faccio segreti esperimenti per vedere come sarebbe la mia pagina di Blogger. Questa pagina che c'è, ma fino a ora è stata vuota.

Perché?

Perché a quel punto arriva la Vocina (cinque righe e ho già ammesso che sento le vocine; bene), e dice ma cosa lo apri a fare un blog, non vedi che ce ne sono già un trilione; le tue foto scattate col cellulare fanno pietà anche se le ritocchi; e in ogni caso, vabé che il tiramisù alla piña colada e altre due o tre cosette li sai fare, ma non sei esattamente una gran cuoca lo sai vero?
Via così e la mia voglia di condivisione si secca come una cipolla dimenticata nelle retrovie del frigo: è l'autosabotaggio, una parte bastarda della mia psiche che alla soglia dei trentanni vorrei finalmente eliminare.

Come?

Col blog.


(intervallo di zucchine, così per spezzare)


Il quale nasce dunque per essere prima di tutto un allegro luogo mangereccio (con occasionali incursioni nel riciclo creativo e nel bricolage, se proprio butta bene), e parallelamente un esercizio di zittimento di tutte le vocine interiori che da sempre mi suggeriscono di non dire la mia su nessun argomento, per non rischiare di sembrare idiota.

Una storia insomma di teglie imburrate, verdure tagliate, dita leccate e possibilmente di mini crescita personale.


Spero di non averla fatta troppo lunga... la prossima volta faccio una torta ok?