martedì 19 marzo 2013

amuleti antiuggia


Dunque, come probabilmente c'è scritto da qualche parte nel mio profilo, in questo momento abito a Londra.

Il che è un fattore chiave per questo post, nel senso che oggi si parla di un argomento molto londinese quale il tempo: il tempo di merda. Il tempo meteorologico, che ancora non accenna a concedere uno sprazzo di primavera neanche a piangere, dopo averci illuso con un unico pomeriggio quasi estivo un paio di settimane fa. Dopo il quale, ha ricominciato a piovere a scrosci, nevicare a sprazzi, grandinare a intervalli, anche ovviamente di domenica, anche se avevo la domenica libera! E invece trac, la classica giornata uggiosa, con quella pioggettina bastarda che non te ne accorgi e ti ha infradiciato la manica del piumino e trasformato il ponpon del berretto in un palloncino ad acqua. La classica giornata in cui l'unica cosa che ti può salvare dallo spleen è un pochino di colore. Un progettino creativo veloce (la pigrizia è sempre in agguato in una giornata di pioggia) e appagante, come una caramella alla frutta...



Abitare a Londra fa anche sì che io abbia a disposizione cartolerie meravigliose e trendy, negozi di fai da te enormi, accessori creativi a randa (come si direbbe dalle mie vere parti). Eppure gli strumenti per risollevare la mia domenica triste e piovosa me li ero procurati durante un raid in un negozietto sfigatissimo vicino a casa mia, in una strada che una trentina di anni fa doveva essere il cuore pulsante dello shopping del mio quartiere, prima che costruissero il centro commerciale poco lontano. In questo negozio semidimenticato dalla civiltà, che ovviamente io ho adorato all'istante, una signora sempre mezza addormentata vende forniture per ristoranti take away (con le quali probabilmente campa) e un vasto campionario di cose datate per la casa, gadget anni ottanta, accessori da cucina di venti anni fa, tutto polveroso e vagamente fallato.

Insomma ogni cosa potenzialmente è un tesoro, anche e forse soprattutto quello che non riesco a identificare -come ad esempio i due cosi di plastica con le asole che ho comprato l'ultima volta, insieme a un paio di tupperware per darmi un'aria un po' più adulta. Vedendo il mio acquisto la signora si è lievemente riscossa dal letargo: "Uh, i fermapalloncini...". Come a dire: lo sai cosa ti stai portando a casa, vero?

 


 No, ovviamente non lo sapevo.
Quando ero piccola i palloncini erano liberi di volarsene via senza essere parzialmente ancorati alla gravità da un orsacchiotto o da un sole sornione. Onestamente, io pensavo che queste figurine di plastica fossero dei chiudipacco, tipo.Non ne ero poi così certa, e questo era il bello.
Quello di cui ero certa era che a casa mi aspettava un sacchetto di bellissime perline di legno... e che con un po' di filo potevo realizzare dei semplici, veloci, colorati amuleti scaccia inverno!


Lo so cosa state pensando: che finché la collanina con il sole di plastica fluttua in un cielo blu ovviamente finto può anche andare, ma nella vita reale chi ci esce con quella cosa al collo? Però pensateci un po' meglio: sopra una camicia molto semplice, o una maglietta nera.






Io onestamente il coraggio (o l'occasione) di sfoggiarne uno ancora non l'ho avuto. Forse per questo il tempo fa sempre schifo?!
Magari domani...



2 commenti:

  1. Assoluto gradimento per il sole, per l'orsetto e per tutto il resto!
    Indossali, che diamine ! Magari lanci una moda ! Magari esce pure il sole (quello vero!!).

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    1. Forse tarda ad uscire perché sto ancora tergiversando nello sfoggio?!

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...proprio niente da dire?!